mercoledì 4 agosto 2010

La Chiesa deve convertirsi

Giovanni Franzoni nel suo libro, La solitudine del samaritano, una parabola per l’oggi, prende spunto dalla nuova etica della solidarietà per parlare anche di Monsignor Romero, vescovo del Salvador, ucciso dagli squadroni della morte. Nei suoi sermoni, Monsignor Romero parlava spesso di conversione ma si riferiva alle gerarchie istituzionali, che avrebbero dovuto avvicinarsi alla sofferenza dei sofferenti e dei violentati. Giovanni Franzoni fu sospeso a divinis nel 1974 per le sue idee sulla libertà di voto dei cattolici. Era abate della Basilica di S. Paolo a Roma.


Lo stesso Papa Giovanni Paolo II, nel documento Tertio millennio adveniente, indicava come progetto per il Giubileo la necessità di un pentimento collettivo della Chiesa. Il Papa scriveva che la Chiesa doveva riconoscere i peccati che in suo nome erano stati commessi nel passato, pentirsi e poi cambiare atteggiamento. Giovanni Paolo II è stato il primo Papa ad ammettere apertamente gli errori della Chiesa. E sulla scia di quelle affermazioni coraggiose, la conferenza episcopale argentina, dopo un lungo e travagliato dibattito, scrisse il documento “Camminando verso il terzo millennio”, nel quale chiedeva perdono a Dio per i crimini commessi nel paese negli anni settanta, al tempo della dittatura militare. La Chiesa argentina confessò che non fece abbastanza o fu addirittura complice di una sporca guerra.


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