domenica 14 dicembre 2014

La via delle nuvole bianche


Ciò che è flessibile e delicato appartiene al regno della vita, e ciò che è duro e forte appartiene al regno della morte (Lao-Tse). 

Vita spirituale = consapevolezza e esperienza interiore.  

La preghiera (per il Buddhismo) non  sono richieste fatte a un potere al di fuori di noi e per un vantaggio personale, ma il chiamare a raccolta le nostre forze interiori che sono efficaci soltanto se siamo liberi da desideri egoistici.  

Il potere è nel movente e nella purezza della fede (o purezza dell’intenzione).

La legge universale è benefica per coloro che la accettano, terribile per coloro che cercano di opporvisi. 

Un maestro dà  conoscenza, un guru dà se stesso. 

La vanità dell’ascetismo può essere un ostacolo tanto quanto la vanità del possesso. 

Ogni essere porta in sé la scintilla della buddhità (bodhicitta), ma finchè ci concentriamo  sugli errori degli altri, ci priviamo della  luce che in vari gradi splende nei nostri simili. 

Maggiori sono  le nostre imperfezioni, più siamo inclini a vedere i difetti degli altri. 

Non appena comprendiamo che viviamo proprio nel mondo che ci meritiamo, riconosceremo i difetti degli altri come nostri, sebbene possano apparire in modo diverso E’ il nostro Karma vivere in questo mondo imperfetto.

Il primo requisito della meditazione è l’amore disinteressato e la compassione verso tutti gli esseri viventi.

Perle di saggezza tratte dal libro  " La via delle nuvole bianche" di Lama Anagarika Govinda, edito da Ubaldini. Un viaggio interiore e un pellegrinaggio sulle montagne dell'Himalaya alla ricerca  della Verità. Un' affascinante ricerca del Sè attraverso i passi e le vallate del Tibet.