lunedì 19 aprile 2010

Auroville: un'utopia?



Ha una superficie di 20 chilometri quadrati, si trova nello stato del Tamil Nadu, a sud di Madras, a pochi chilometri da Pondicherry (ex colonia francese). Fu inaugurata il 28 febbraio 1968. Giovani di 125 nazioni e di tutti gli stati indiani posero una manciata di terra del loro paese in un'urna posta vicino al Matrimandir, simbolo di questa città del futuro dedicata alla comprensione universale. Il Matrimandir è una gigantesca sfera che contiene nel suo ventre una sala di meditazione, con al centro un enorme globo di vetro. La cellula umana e l'universo; il microcosmo e il macrocosmo. Progettata da un team di architetti italo-francesi è cresciuta negli anni secondo un progetto architettonico che la vede come una galassia in espansione, divisa in quattro zone che corrispondono alle quattro attività dell'uomo: abitare, istruirsi, lavorare ed esprimersi.


Come vivono gli aurovilliani? Alcuni fanno gli insegnanti, altri lavorano in una fabbrica di computer, Aurelec, altri sono impegnati in progetti di agricoltura biologica. In una città del futuro non potevano mancare le energie alternative. Si segue anche un piano di forestazione. Ma il punto chiave della ricerca é l'educazione, perché alle future generazioni é dato il compito di realizzare Auroville. Molte le scuole e i centri culturali. Oltre alla ginnastica si insegnano anche yoga, danza e musica. Bisogna cominciare a trasformare sé stessi per poi trasformare il mondo, è il motto di Auroville.


Molti pionieri di questa città ideale uscivano dal '68. Avevano un'età media tra i venti e i trent'anni, una gran voglia di cambiare e tanti ideali. Oggi il periodo storico è completamente diverso: c’è stato il crollo del comunismo e poi la grave crisi del capitalismo. La città ideale, vagheggiata da Platone e Tommaso Campanella, può diventare realtà? Auroville rimane un'utopia?"





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