domenica 16 marzo 2014

Faro di luce eterna


Anche se abbiamo una natura animale, non siamo animali. Abbiamo una luce eterna nel nostro corpo. Siamo come un faro, che ha il potere di salvare i marinai. Se la luce manca, il faro (la struttura) non serve a nulla. Se non abbiamo la luce della consapevolezza, siamo come una struttura muraria. Valore zero. Io non sono un corpo.  Sono più di un corpo. Sono un faro di luce eterna.

Quella luce, glorificata in tutte le scritture, quella luce  che adoriamo, è lo Spirito universale. Che cosa vi fa differenti dagli animali? L’intelligenza, la razionalità, la discriminazione, l’intuizione, riconoscere la differenza tra il bene e il male. Discriminare quello che vi porta in basso e quello che vi porta in alto. Un essere vivente ha questo grande potere.

Se voi non la usate, vi rifiutate di salire in alto, oltre  il livello animale, biologico che è in voi. Leggete i  grandi saggi delle Upanishad. Salite, svegliatevi, andate verso l’Illuminazione, emancipatevi dallo stato fisico dei piaceri sensuali. Siate svegli, oltre il fisico e la psiche, siate gloriosi, siate dei centri luminosi di divinità, anche quando non siete  completamente risvegliati. Chi sei tu? Il corpo, la mente? La spiritualità è crescere nella consapevolezza della dimensione del vostro essere, dove siete naturalmente consapevoli. Mi sto esprimendo attraverso il mio corpo, la mia mente, il mio intelletto.

Siete un principio imprescindibilmente spirituale. Lo yoga ha come scopo di aprirvi alla pienezza, alla completezza della vostra vera natura. Lo yoga ci  dice : concentrati sulla divinità. Sono tecniche scientifiche che, se praticate assiduamente, vi aiutano a salire nella vostra consapevolezza, finchè non  raggiungerete lo stato di divinità. Queste tecniche devono essere praticate nella vostra vita quotidiana, mentre fate il vostro lavoro e adempiete ai vostri doveri.

Lo strumento attraverso il quale praticate lo yoga è importante, la mente deve essere fissata sul grande obiettivo: la Realtà Ultima. Questi processi devono essere iniziati e portati avanti attraverso i vostri meccanismi mentali.  Tutto influenza la mente; se viene influenzata male, le tecniche yogiche non servono. Dovete creare un Centro Interiore: invece di andare fuori ,rimanete dentro, con Armonia ed Equilibrio, senza essere influenzati dalle coppie di opposti.

Arte e scienza di essere nel mondo, ma mantenendo la propria integrità. Questo è yoga secolare. La pratica deve essere attenta e continua. La Bhagavad Gita ci dice che lo  Yoga deve rimanere in noi, anche  in mezzo alla vita  attiva.  In noi deve esserci  uno centro permanente rivolto alla Divinità. I tre aspetti sono collegati. Lo Yoga: centro di collegamento da un punto all’altro. Significa stato permanente di stabilità della mente. Il  sesto capitolo della Bhagavad Gita, ci spiega l’ aspetto interiore, ma anche come sedersi, come tenere il corpo, come praticare, in modo conciso ma comprensibile. Ogni capitolo della Bhagavad Gita si riferisce allo yoga come Sastra, scienza.
(Swami Chidananda) Continua…

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