sabato 2 febbraio 2013

Sutra sulla felicità



Un vero discepolo per raggiungere la felicità dovrebbe meditare su otto realizzazioni, afferma Thich Nhat Hanh.

“La prima realizzazione è la consapevolezza che il mondo è impermanente.” Tutti i dittatori prima o poi  finiranno per cadere o morire. Gli esseri umani  sono privi di un sé separato, nascono e muoino costantemente. “La mente è la fonte di ogni confusione e il corpo è la foresta di tutte le azioni impure”.

“La seconda realizzazione è la consapevolezza che più desiderio produce più sofferenza. Tutte le avversità della vita quotidiana nascono dall’avidità e dal desiderio.”
Meno desideri si hanno più si è liberi e rilassati.

“La terza realizzazione  è che la mente umana è sempre in cerca di cose da possedere e non è mai soddisfatta”.

“La quarta realizzazione è la consapevolezza di quanto la pigrizia sia un ostacolo alla pratica”.

“La quinta realizzazione  è la consapevolezza che l’ignoranza è la causa dei cicli senza fine di nascita e morte.”

“La sesta realizzazione è la consapevolezza che la povertà crea odio e rabbia”, e  ne conseguono  pensieri e azioni negativi.

“La settima realizzazione è che le cinque categorie del desiderio creano difficoltà”.

“L’ottava realizzazione è la consapevolezza che l’incendio di nascita e morte sta infuriando causando sofferenza senza fine”.

(Il modo migliore per catturare un serpente ed altri sutra ”. Thich Nhat Hanh. Ubaldini Editore.)




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