lunedì 20 settembre 2010

Swami Sharananda Giri: l'amicizia,le religioni

L'amicizia

Divina amicizia significa aiutarsi senza egoismo, senza attaccamento, evitando le futili chiacchiere del mondo. Non c’è bisogno di avere molti amici. Ne basta uno solo vero. Ci vogliono anni per capire un figlio, che cosa si può conoscere di una persona incontrandola qualche volta per una cena?,diceva sorridendo Swami Sharananda Giri.


Non bisogna essere troppo attaccati agli amici, non bisogna sapere tutto; la familiarità può trasformarsi in mancanza di rispetto. Mantenere sempre una certa distanza. Dire sempre la verità, senza falsi formalismi. Se arriva la telefonata di un amico mentre stai cucinando basta dire semplicemente:” In questo momento ho da fare. Richiamami più tardi”.



Le religioni

Il problema non è in quale religione siamo nati. Le religioni spesso sono dogmatiche, legate ai rituali. Se non si sente il bisogno di andare in chiesa non c’è problema. L’importante è seguire Dio attraverso le propria conoscenza diretta, attraverso un sentiero spirituale che ci porti direttamente a lui, un sentiero scientifico, provato, come quello di Yogananda. I sacerdoti sono intermediari di Dio e le Chiese spesso servono per fare soldi.


Il miglior ritiro spirituale è quello che si crea dentro di sé. Chiudi gli occhi e medita,mi diceva, non è importante dove sei. Non c’è bisogno di venire a Dwarahat,in India. Puoi crearti il tuo ritiro spirituale ovunque, in casa, in giardino.


Solitudine non significa stare soli evitando gli altri. Solitudine è meditazione. Non significa allontanarsi dai problemi, perché i problemi ce li portiamo dietro, ovunque siamo.


Abbandonarsi a Dio. L’uomo perfetto è quello che cerca di purificare ogni aspetto della propria vita.

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