lunedì 24 maggio 2010

Steiner:la reincarnazione oggi


Il tema della reincarnazione è stato ripreso negli ultimi secoli, in modo più o meno ampio, da alcuni studiosi e filosofi occidentali. Per Rudolf Steiner, padre dell’antroposofia, l’Io arriva alla perfezione di sé attraverso le varie reincarnazioni. L’Io rappresenta l’autocoscienza che deve espandersi fino a identificarsi nella coscienza divina senza per questo perdere la consapevolezza di sé. Nella prospettiva orientale, invece, alla fine c’è la perdita dell’Io che si annulla nell’Energia Cosmica.


Per l’antroposofia, Cristo rappresenta la figura centrale dell’evoluzione dell’umanità. Dopo il sacrificio del Golgota l’uomo ha preso coscienza del proprio Io e da quel momento ha in mano le redini del suo cammino. Secondo Steiner la Chiesa ha avuto il compito di negare per secoli la reincarnazione per far sì che l’uomo prendesse coscienza da solo del proprio Io; ora, non volendo cambiare, è la stessa Chiesa a diventare un ostacolo all’evoluzione dell’umanità. È come una madre possessiva che vuole tenere legati a sé i figli impedendo loro di crescere. L’uomo è maturo per camminare da solo, deve sviluppare dentro di sé i criteri etici e morali imposti dalle religioni. Gandhi diceva: “Il tempo delle religioni è finito, sta cominciando l’era della spiritualità”.


Tra un’incarnazione e l’altra l’anima sosta nel mondo astrale per proseguire il suo cammino di purificazione. Il buddhismo tibetano prevede anche casi nei quali un grande Lama può trasferire parti diverse di sé (spirito, mente, parola) in persone diverse. Nel parla il film “Il piccolo Buddha “ di Bernardo Bertolucci del 1993 . Paramahansa Yogananda ripete che ci si può liberare in una sola vita, basta volerlo. Sono necessari disciplina, fede e la corretta applicazione delle tecniche scientifiche di meditazione. Anche se si nasce con alte qualità spirituali, la vita di oggi è pur sempre una durissima prova.

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