giovedì 6 maggio 2010

La Chiesa e la sessualità

Tutto ciò che riguarda la sfera privata di una persona deve rimanere riservato, circondato da rispetto e silenzio. Ho sempre trovato fuori luogo esprimere apertamente le proprie tendenze sessuali, qualunque esse siano. Credo che la Chiesa consideri per un sacerdote l’omosessualità un peccato minore rispetto alla relazione con una donna; se questa rimane incinta il problema non si risolve con il silenzio imposto e può mettere in crisi la vocazione. Molti cardinali parlano ora apertamente della revisione del celibato, mentre altri sono nettamente contrari. Nella chiesa ortodossa da sempre i sacerdoti possono avere una famiglia. Per non parlare del passato, quando Papi e vescovi avevano amanti e figli.


Ma per un sacerdote il peccato più grave è la pedofilia: violentare psicologicamente e fisicamente un bambino, sfruttando il proprio carisma, il proprio potere sulle anime è disgustoso. Su questo tipo di abusi la chiesa per decenni è stata molto tollerante. Il coraggio delle vittime di denunciare pubblicamente i propri persecutori ha portato alla luce un fenomeno così diffuso in molti paesi, dagli Stati Uniti all’Europa, da scuotere le fondamenta della Chiesa. L’attuale Papa Ratzinger ha avuto parole molto dure su questo fenomeno, ma alcuni lo accusano di aver saputo e di aver taciuto quando era ancora arcivescovo a Monaco e, come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, di non aver allontanato un prete pedofilo, padre Kiesle, quando lo stesso vescovo di Oakland nel 1982 ne chiedeva la rimozione dopo le prime accuse di molestie. Il sacerdote sarà allontanato soltanto nel 1987 ( continuando a lavorare tra i giovani), finchè nel 2002 fu arrestato e condannato a sei anni di carcere. Le testimonianze delle vittime sono veri e propri racconti dell’orrore, agghiaccianti nella loro crudezza. E la "loro dannazione sarà più terribile", dice Charles Scicluna, promotore di giustizia della Congregazione della Fede. Ma non sarà certo il timore di un inferno più duro a contrastare un fenomeno che ha radici così profonde.


Il Vaticano, finalmente, ha scoperto anche il caso del fondatore dei Legionari di Cristo, padre Degollado, accusato di pedofilia, abusi sessuali, tossicodipendenza, sospeso a divinis nel 2006, morto nel 2008. Si parla anche di due “mogli e tre figli. Una di queste è stata riconosciuta dal sacerdote. Ma le prime accuse risalgono al 1948! Quanto male si sarebbe potuto evitare! Bisognava impedire che padre Degollado accumulasse negli anni tanto potere e tante malefatte. Benedetto XVI, finalmente, ha deciso di nominare un suo “delegato “ con l’incarico di avviare una profonda revisione della struttura dei Legionari di Cristo, profondamente scossa dall’ennesimo scandalo.


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