giovedì 10 maggio 2012

Lettera a un padre e a una madre

Carissimi,
sono tornata da Medjugorje con una immagine toccante stampata nella mia memoria. Chiara inginocchiata ai piedi della statua della Madonna e voi due dietro, quasi a proteggerla, con una mano sulla spalla. Una immagine talmente intensa che ho preferito rimanesse solo nella mia mente. Vorrei che le vostre preghiere silenziose, inviate in quel momento alla Madre Divina, fossero esaudite.
Voglio ringraziarvi per avermi dato la possibilità di vivere una profonda esperienza umana e spirituale.  E, soprattutto,l’occasione  di passare due giorni accanto a Chiara, una ragazza esile ( a volte sembra quasi una bambina), ma che dimostra in ogni istante una forza interiore enorme. Chiara è sorretta da una  fede profonda  che la rende lucida, serena, sempre con un mite sorriso.
Chiara è un essere superiore che ha superato i confini umani ed è direttamente in contatto con il cielo.  E come ha scritto Udo Renzenbrunk, medico steineriano, a conclusione del suo libro “Dieta contro il cancro: “Chi si ammala di cancro si accolla parte del destino dell’umanità”.


Le mie impressioni le ho raccolte in poche righe a lei dedicate.
Vi sono vicina con tutto il mio affetto.

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