domenica 27 novembre 2011

Il rischio come un gioco?

"Prendiamo come esempio qualcuno che ha bisogno di mettersi alla prova, arrivare all’estremo e mostrare fin dove l’essere umano è capace di arrivare."


E’ orgoglio o è una chiamata che segue in tutta umiltà? Quale è la ragione profonda della sua scelta?


"Giocare con il limite delle forze umane. Mostrare che ci sono cose che l’essere umano reputava impossibile e che invece lo sono. Mostrare l’estensione delle capacità umane Fare il proprio ‘compito’ nella vita. Se non si hanno dubbi, quello che abbiamo scelto è il nostro compito. Bernhard diceva:” Noi facciamo le cose facendole”. Sono spinto a questo, lo faccio. Se ci sono dubbi, evito, cerco di capire. Se non ci sono dubbi, va bene. Lahiri Mahasaya ripeteva: “ Facendo, facendo, poi è fatto”. Ci vuole una certa umiltà per seguire questa chiamata. Ghandi, padre della non violenza, ha mostrato al mondo che si può fare una rivoluzione senza violenza. Spesso le cose importanti sono semplici."


Nessun commento:

Posta un commento