sabato 14 maggio 2011

Il pensiero di Raimon Panikkar


Raimon Panikkar, poeta, filosofo, teologo, sacerdote (ma lui rifuggiva da ogni etichetta), era un uomo aperto, moderno, rispettoso di tutte le religioni. Un uomo lucido, colto e saggio. Un bellissimo documentario, “Il filo d’oro”, realizzato da Werner Weick e Andrea Andriotto, ce lo mostra sempre sorridente e ironico mentre affronta molti temi d’attualità. Il documentario è diviso in tre momenti: l’arte di vivere, il sorriso del saggio, la nuova innocenza. Di madre catalana-cattolica e padre indiano-indù, Raimon Panikkar è l’esempio concreto di come può essere fecondo l’incontro tra oriente e occidente. Ha vissuto in India, Europa, America. Io lo definirei semplicemente una grande anima. E’ morto il 26 agosto del 2010, pochi mesi prima di compiere 92 anni.


Dopo aver visto e rivisto il documentario, questi i concetti che più mi hanno colpito .

Interconnessione tra divino, umano e cosmico.Questa è a vita.

Ogni decisione è una scissione, un taglio.

Rimanere disponibili, aperti allo spirito. Disponibili alla chiamata. Se un uomo pesa meno, viaggia come una foglia.


Ideale di perfezione.

Il dialogo è “costitutivo” dell’essere. Sì al dialogo, no al monologo. Solitudine sì, isolamento no. Gli altri sono parte di noi. L’eresia di oggi è l’individualismo.

L’uomo è una persona, non un individuo.

Il dialogo non è un lusso, è essenziale.

Il dialogo religioso è un dialogo in profondità. Le religioni hanno voluto prendere il monopolio: “Il mio Dio è meglio del tuo”. Ma non esiste dialogo in questo modo.

“Ho bisogno di te per conoscermi”,il dialogo è un arricchimento reciproco. Cooperazione per realizzarci a vicenda. Non ho mai pensato di rinunciare alla mia identità cattolica. Ho studiato i Veda, ho fatto pellegrinaggi.


Induismo, non ha nome, non ha essenza, ha un’esistenza. Sono pratiche. Un materialista, un ateo può essere induista.

Religione: mi relaziono con gli altri, con il mondo intero, con il cosmo. Parte dell’avventura cosmica.

Dio, sconosciuto, indecifrabile. Senza catene. Ti sostiene e ti lascia libero.

Religioni: progetto di salvezza, libertà, pace, verità ecc. Sono progetti di salvezza. Cosa posso fare per raggiungere la vita eterna?, chiese un seguace ad Ananda Moy Ma. ”Lascia tutto e seguimi,”, rispose la mistica indiana.

Fede: apertura esistenziale a tutto. L’atto di fede ti salva. Gesù disse: “La tua fede ti ha salvato”. Sei aperto e ti lasci fecondare. La Fede non è una credenza. Con la testa cerco di esprimere la mia fede, con il mio linguaggio. Alcune credenze hanno radici, tradizioni. Non è fede in qualcosa, altrimenti è idolatria. La fede non ha oggetto.

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