martedì 13 luglio 2010

L'essenza delle religioni


Per Sri Aurobindo la funzione delle varie religioni è quella di entrare in relazione con l’Uno. Tutte sono giustificate da questa necessità essenziale. “Tutte esprimono una sola Verità — dice — in modi diversi, e per diversi sentieri, avanzano verso un’unica meta”. È vero, come possiamo pensare di avvicinarci all’inconoscibile, come possiamo noi, esseri finiti, cercare di immaginare l’Infinito? Attraverso la rappresentazione simbolica noi tentiamo di spiegare le leggi dell’universo. Soltanto nel samadhi, quando nella profonda meditazione siamo diventati una sola cosa con Dio — dicono gli yoghi — possiamo arrivare a intuire la meravigliosa complessità dell’Assoluto.


In tutte le maggiori religioni c’è una figura centrale a cui fa riferimento il devoto, nel Buddhismo il Buddha, nell’Islamismo Maometto, nell’Induismo Krishna, (anche se in realtà l’Induismo ci propone più figure), nel Cristianesimo il Cristo. E non è forse vero che la Chiesa ha messo il Cristo in posizione concorrenziale con tutte le altre religioni? E non è forse questo il motivo per cui si sente dire dai più alti esponenti della chiesa cattolica che sì ”va bene il dialogo interreligioso ” ma la vera religione è soltanto quella cristiana?


In tutte le religioni troviamo una sorta di dieci comandamenti, delle regole, un’etica, una morale da seguire. E tutte le religioni promettono la salvezza. Il fine è sempre il ricongiungimento con Dio. Allora perché soltanto con il Cristo si può ottenere la salvezza? Non possiamo immaginare un Dio, cattivo giudice, che trascrive su un registro tutti i nostri peccati. Sarebbe un controsenso pensare a un Dio, contabile e giustiziere, che condanna i seguaci di altre religioni o i laici- anche se buoni, onesti e generosi- soltanto perché non sono cattolici. Un concetto che si sta facendo strada anche in Vaticano.


Si dice che basti un pentimento in punto di morte per essere liberati. È la storia del buon ladrone sulla croce. Quando le forze dell’ordine catturano alcun noti mafiosi scoprono nel loro covo, sul comodino, una Bibbia; questi pluriomicidi pregano per la salvezza della loro anima perché sono sicuri dell’assoluzione?


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