sabato 3 luglio 2010

Induismo e Cristianesimo

Nella maggior parte degli occidentali c’è prevenzione e ignoranza sull’induismo, che viene definito religione politeista. Partiamo dal dato di fatto che l’induismo è una religione monistica. La Isha Upanishad esprime bene questo concetto dell’Uno indivisibile che si dispiega nella molteplicità. Il Brahman è Assoluto e Infinito. ” Il ripiegarsi e il dispiegarsi dell’Uno nei Molti —scrive Sri Aurobindo — è quindi la legge dell’eterno ricorrere dei Cicli cosmici”. Gli dei sono Brahman, che rappresenta sè stesso nelle varie personalità cosmiche, essi esprimono l’unica Divinità.


Anche l’induismo, come il cristianesimo, ha la sua trinità: Sat, Tat, Om, ovvero Padre, Figlio e Spirito Santo. Sat, o Assoluto, il Brahman, è l’aspetto Saggezza di Dio, colui che è stabile e immutabile; Tat, o Coscienza cosmica, l’intelligenza onnipresente di Dio immanente nella creazione, è l’aspetto Figlio; Om, o vibrazione divina, il potere divino che rende concreta la creazione, è l’aspetto Madre. Nell’induismo il Cristo viene considerato la nona reincarnazione di Vishnu.

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