giovedì 3 dicembre 2015

Matthew Fox


Nel 1993 fu espulso dall’ordine dei domenicani da Joseph Ratzingher, allora  prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede ( ex Ufficio della Santa Inquisizione). La  colpa del famoso teologo  americano Matthew  Fox?  Aver espresso idee in contrasto con l’ortodossia cattolica, che vede la religione cristiana basata sul peccato originale; una religione patriarcale che si è macchiata  un tempo di crimini orrendi: migliaia di persone bruciate vive perché giudicate “eretiche”. Tra queste Girolamo Savonarola, Arnaldo Da Brescia, Giordano Bruno, morto a Campo de’ Fiori il 17 febbraio 1600 . E tra Giordano Bruno e Mattew Fox ci sono alcune analogie : entrambi domenicani, ordine da cui provenivano molti inquisitori ma anche personalità di grande spiritualità come san Tommaso d’Aquino, santa Caterina da Siena, Meister Echhart, Beato Angelico. Giordano Bruno fu messo al rogo all’età di cinquantadue anni, Fox fu espulso dall’ordine a cinquantatre anni; entrambi erano studiosi di scienza e di altre religioni; entrambi credevano in una religiosità cosmocentrica.

Il pensiero di Fox  si sintetizza in questo concetto: bisogna “ricondurre le religioni alla loro essenza, che non è la religione, ma la spiritualità”. Con parole diverse  si esprime un altro teologo, Leonardo Boff: “La Chiesa clericale è più vicina ai palazzi di Cesare che non alla barca di Pietro”.

 Nel 1983 Matthew Fox pubblicò negli Stati Uniti il libro “Original Blessing”, bestseller in molti paesi, tradotto nel 2011 in italiano con il titolo, “In principio era la gioia”, dalla casa editrice Campo dei fiori. Un libro molto interessante, con la prefazione di Vito Mancuso.  Fu proprio questo libro, definito da Ratzingher “pericoloso e forviante”, a   mettere il teologo sotto osservazione dalla Congregazione della Dottrina della Fede.

Quando nel 2005 fu eletto  papa Ratzinger, Matthew Fox si recò a Wittenberg e sulla porta della chiesa del castello affisse novantacinque tesi contro le indulgenze papali, ripetendo il gesto che aveva fatto nel 1517 Lutero, dando poi origine  alla Riforma. Fox scriveva polemicamente: “ Dio è padre e madre ,“ La religione non è necessaria, la spiritualità sì “, “Il cosmo è il sacro tempio di Dio”.

Matthew Fox ha una visione  cosmocentrica, positiva, ecologica, gioiosa, a differenza  del cristianesimo pessimista, patriarcale, basato sul peccato originale di Sant’Agostino.  Matthew Fox vuole tornare alle origini del cristianesimo, quello  più autentico, che crede nel bene e nella gioia, che si ispira al misticismo  medievale di Ildegarda di Bingen e di Meister Echart, e ha una visione che potremmo definire yogica,  quando afferma “Dio è in tutto il creato”.
“ C’è un unico flusso, un’unica energia divina, un’unica parola divina, nel senso che una sola energia creativa fluisce attraverso tutte le cose, tutto il tempo, tutto lo spazio”.  Ricorda il concetto del  “prana” della filosofia indù. Matthew Fox sostiene che bisogna sostituire la religione  con la spiritualità  e il pessimismo con la speranza.                                  


La natura  non è corrotta ma madre benigna, anzi Dio è madre e padre. Il teologo americano rifiuta l’idea del peccato originale, concepito da Sant’Agostino negli ultimi anni della sua vita, marchio che ha afflitto l’umanità per secoli. “Quanto dolore e quanto peccato sono stati prodotti da un’enfasi eccessiva sulla dottrina del peccato originale?”, si chiede Matthew Fox. (continua)





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