sabato 21 gennaio 2012

Io e Dio

L’ultimo libro di Vito Mancuso, interessante e accurato come sempre, intitolato “l’Io e Dio”, ci mostra come sia difficile, e spesso doloroso, il confronto tra l’ Io e Dio. Dopo 400 pagine in cui Mancuso mette a nudo tutte le contraddizioni della Chiesa, dei Vangeli, dei vari Pontefici, tutte le ignominie perpetrate nei secoli, come la Santa Inquisizione e lo scandaloso comportamento di alcuni Papi, alla fine, nelle ultime 40 pagine, spiega perché si dice ancora cristiano e considera la Chiesa la sua chiesa.


Vito Mancuso è un cattolico moderno, aperto, che non teme di contrapporsi alle posizioni autoritarie e anacronistiche della Chiesa in materia di bioetica e sessualità. Aperto anche alle altre religioni, purchè “ l’uomo viva dentro di sé e fuori di sé il bene e la giustizia”. A lui va il merito di aver affrontato puntigliosamente, con dovizia di citazioni e riferimenti, forse anche troppi, i duemila anni di vita della Chiesa, dagli Atti degli Apostoli al Catechismo di oggi, dai Vangeli alle varie Encicliche, evidenziandone le contraddizioni e gli errori.


“La fede non è l’obbedienza cieca alla Chiesa…L’esperienza spirituale ha più valore della dottrina… La verità si compie aderendo alla vita buona e alla vita giusta… La verità si compie nell’amore… Mi definisco cristiano ma non solamente cristiano, perché non si può sottovalutare la verità contenua nella ricerca spirituale di tutti gli altri esseri umani.” Queste, estrapolate , alcune sue affermazioni.


E’ plausibile che esista una energia cosmica che permea tutto l’Universo. In varie epoche storiche, e in luoghi molto lontani geograficamente, gli uomini che anelano alla spiritualità hanno dato origine a riti e religioni diverse. Soltanto nel Buddhismo non c’è predicazione che inciti alla violenza e non c’è un dio personale. Nelle altre religioni, il desiderio di supremazia degli uni sugli altri (“Il mio è il vero Dio”) ha portato nei secoli dolore, sofferenza e violenze inaudite.


Aboliamo la supremazia di una religione sulle altre, cancelliamo tutte le conflittualità! E’ mai possibile che nella chiesa della Santa Natività a Betlemme sacerdoti ortodossi e armeni si prendano a bastonate durante le feste di Natale? Dove è finito l’amore per Dio? La misericordia, l’ascesi verso il soprannaturale? Se non ci riescono dei preti a superare l’odio, la violenza, come possiamo chiederla ai comuni cittadini?


Tra migliaia di anni, se la terra resisterà alla distruzione programmata dagli uomini, forse i vari culti religiosi finiranno per essere unificati. Il bisogno di sacro mostrerà a cristiani, mussulmani, ebrei, indù, e a tutte le altre confessioni religiose, che esiste un unico Essere Supremo, Energia Suprema, Logos, a cui ognuno conferisce un nome diverso. Soltanto allora riusciremo ad avere una pace durevole su questa terra martoriata.


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