martedì 16 marzo 2010

lo Yoga e i vari sentieri di perfezione

Lo Yoga e i vari sentieri di perfezione

La cultura e la civiltà che hanno prodotto la filosofia yoga sono antichissime. I primi testi risalgono forse a tremilacinquecento anni fa. Sono molto antecedenti alla venuta del Cristo. Lo Yoga è uno dei sistemi ortodossi della filosofia induista. Esistono vari sentieri di perfezione, il più conosciuto in occidente è sicuramente l’Hatha Yoga, praticato come ginnastica dolce; poi c’è la via dell’amore e della devozione, Bhakti; la via della ripetizione di suoni sacri, Mantra; il sentiero dell’azione compiuta senza attaccamento, Karma; la via della conoscenza e della saggezza, Jnana; la tecnica di concentrazione sui suoni astrali, Laya, e, infine, lo Yoga regale, Raja, che li comprende un po’ tutti.

L’ascesi nello Yoga

L’uomo scopre il divino che è in sé. E non importa il nome che noi usiamo: Essere Supremo, Nirvana, Satori, Brahma, Allah, Jahweh, Elohim. Ciò che è importante è utilizzare questo breve pellegrinaggio sulla terra per cercare un collegamento con Dio e proseguire in quella direzione. È questo, mi pare, il senso del messaggio di Paramahansa Yogananda. Un forte richiamo alla propria interiorità, a scoprire il Sé, a superare steccati e divisioni. Lui non proponeva dogmi e non pretendeva atteggiamenti fideistici ciechi ma offriva ai discepoli le tecniche per entrare in contatto con Dio. Poi diceva: lavorate, seguite i miei insegnamenti con devozione e disciplina e avrete la prova di ciò che dico. Quindi, non è necessario isolarsi in una caverna.

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