giovedì 18 marzo 2010

La Bhagavad Gita

La Bhagavad Gita

La Bhagavad Gita è il vangelo degli indù ( risale al V secolo avanti Cristo); il libro raccoglie la parte essenziale della filosofia yoga. Nella Gita si assiste a una battaglia simbolica tra le forze del bene e le forze del male. Arjuna, l’anima individuale, è in crisi, non vuole uccidere i suoi stessi cugini e Krishna , la luce interiore, lo stimola a fare il suo dovere. Arjuna guida il carro che è il corpo, trainato da 5 cavalli che sono i 5 sensi. Il conflitto interiore dà dolore e angoscia e Arjuna chiede aiuto a Krishna perché lo illumini. Ciò che Arjuna deve uccidere sono, presumibilmente, alcune parti della sua personalità: i desideri, gli attaccamenti, le passioni, l’orgoglio, i pregiudizi . Per raggiungere questo scopo ci sono vari sentieri : l’hata yoga, quello più conosciuto in occidente, si occupa di purificare il corpo attraverso le asana (posizioni) e il pranayama (respirazione controllata); il bhakti yoga, utilizza l’amore e la devozione; il karma yoga, la via dell’azione senza attaccamento ; lo jnana yoga, la conoscenza. Ogni uomo sceglie la via a lui più congeniale per temperamento e cultura.


“ Lo yogin- dice Krishna ad Arjuna- la cui anima si soddisfa della sapienza, padrone dei sensi, per il quale un pugno di terra, un sasso, un pezzo d’oro sono la stessa cosa ha raggiunto l’equilibrio yogico”.


Lo yoga non è una religione nel senso tradizionale, è una scienza spirituale che aiuta l’uomo a raggiungere la coscienza universale. Se la funzione delle religioni è di restaurare il rapporto tra l’uomo e la sua fonte cosmica, lo yoga è la scienza pratica, il cuore nascosto di tutte le religioni. Sono precetti ed esercizi che può eseguire chiunque, a prescindere dal suo credo religioso. Al limite anche un agnostico potrebbe fare, per esempio, il Kriya Yoga o seguire il Bhakti Yoga, lo Yoga dell’amore, o il Karma Yoga, lo Yoga dell’azione senza attaccamento. Questa vita può essere per noi un’occasione preziosa per trascendere la nostra limitata esistenza e ottenere quello stato di pienezza, di gioia, di pace perfetta che si dovrebbe raggiungere quando si risveglia il Divino che è in noi.


E per sottolineare che gli uomini adorano lo stesso Dio sotto nomi diversi, Paramahansa Yogananda ripeteva: “Oriente e Occidente dovranno distruggere per sempre le divisioni meschine nelle case di Dio. Raggiungendo la realizzazione del Sé con lo Yoga, gli uomini sapranno di essere tutti figli dell’unico Padre”.


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