“L’uomo della terra” è il primo romanzo di Maggi: la storia di un uomo, Christopher
Progoff, disorientato e infelice, al suo secondo divorzio. E’ a Parigi, nel
periodo natalizio. Sta valutanto
la sua vita, il suo passato e,
dopo un attento esame, prende una
decisione drastica: lasciare l’occidente per trasferirsi in oriente alla
ricerca del Sé. Sceglie di
vivere in un ashram tenuto
da irlandese, molto eccentrico, a Cylon, (Sri Lanka). Ma anche lì la vita non si rivela semplice per l’inquieto
protagonista. Lo swami, dopo un periodo di prova, lo spedisce nel sud
dell’India per ritrovare se stesso.
Di ashram in
ashram, Christopher si addentra
nella tradizione spirituale indiana, legge i Veda. E’ impressionato da un grande guru, Krishna Das, ma
la sua ricerca sembra non finire
mai finchè non si innamora di una
donna indiana. Ma alla fine, anche questo rapporto entra in crisi, e
Christopher riprende la sua
ricerca, da solo. La ricerca della
saggezza e dell’illuminazione continua tutta la vita e spesso è necessaria la
solitudine.
Il libro parte
dalla esperienza personale di Maggi, ed è scritto in terza persona. Henry
Miller ha detto a Le Monde:”E’ un romanzo che avrei voluto scrivere io”. Dore
Lessing ha commentato : “Un libro considerevole…. Sono sicura che avrà
successo.” Nadine Gordimer : “ E’ un libro notevole… scritto con humor e passione”.
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