Per il risveglio della kundalini ho selezionato 17 pratiche di Krya, voi potete
praticarne uno o due o tutte e diciassette. Non è necessario praticarle tutte.
Alcune sono importanti: Maha mudra e Maha bedha mudra. Se praticate soltanto questi
due mudra otterrete gli stessi risultati. Devono essere praticate in
Siddhasana. Naumukhi mudra ( mudra delle nove aperture). Nell’hatha yoga la
pratica preliminare è lo yoni
mudra. Si chiudono le sette aperture. L’ano e l’uretra si chiudono con il Mula
bandha e il Vajroli mudra. Quando le nove porte sono chiuse si risveglia la Shakti che sale. Tadan krya si pratica nella posizione del loto.
Le pratiche più importanti
del Krya sono: viparita karani mudra, maha mudra, maha bedha mudra, naomukhi krya,
tadan krya.
La ripetizione del mantra OM.
In alcune pratiche si ripete a lungo la O e in breve la M, in altre la O e la M
sono della stessa durata. Nel Krya Yoga la ripetizione di O è breve, mentre la
M è lunga. Quando praticate il suono della M si deve sentire nella colonna
vertebrale. Ci sono molte pratiche di pranayama. Ujjay pranayama è scelto nel
Krya yoga. Bhastrika pranayama è
veloce, risultati rapidi, effetti collaterali incerti. In Ujjay pranayama,
l’effetto è lento ma sicuro e giusto. Con l’aiuto di Ujjay si può attraversare la colonna vertebrale dal basso
verso l’alto e dall’alto verso il basso. Il respiro si muove dentro il centro della colonna
vertebrale, è un procedimento di respirazione inconscia. Se praticate ujjay per
dieci, venti minuti scoprirete che la mente si perde
e iniziano le visioni. Di conseguenza le pratiche preliminari del Krya vengono eseguite ad occhi aperti. Fino al 13mo Krya non
chiudete gli occhi. Quando ho iniziato la pratica avevo un forte desiderio di
chiudere gli occhi dal quarto al quinto Krya, ma il mio guru mi disse di
tenerli aperti. Ogni Krya va praticato per tre, quattro minuti. Il quarto e il
quinto sono molto difficili, si cominciano a vedere luci, forme, ombre. Dopo il
13mo si possono chiudere gli occhi.
Allora ci si concentra sui
chakra e sui punti di contatto. Muladhara e Saharsara non hanno punti di
contatto. Gli altri chakra sono: il centro delle sopracciglia, la gola, lo sterno, l’ ombelico, le viscere.
Imparate a conosce i chakra. Se conoscete lo yantra, il mandala, il bigia
mantra è tutto più semplice. La concentrazione su ogni chakra è importante. La
kundalini sta nel muladhara però, secondo lo sviluppo spirituale individuale,
la kundalini potrebbe essere già
salita. Quindi, concentratevi per lo stesso periodo su ogni chakra,
guardate il mandala, praticate il mula bandha.
(Swami Satyananda,
continua..)
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