Ognuno si avvicina al Sé secondo le proprie possibilità. Siamo sulla strada. Importante è avvicinarsi alla strada giusta. (in modo intuitivo o no). L’educazione, anche nei selvaggi, tende ad avvicinarsi al giusto. Lunga preparazione alla ricerca del Sé. Tutta la nostra vita è una ricerca. Una ricerca che è eterna. Riti tribali, ricerca per avvicinarsi a Dio. Modi diversi di esprimerla nei millenni. Il maestro, la scuola, il guru sono strumenti di aiuto per avvicinarsi alla meta: La ricerca del Sé.
Ernst Bernard diceva:’ più semplice meglio è.’ La fisica moderna si avvicina con la ricerca alla Verità Ultima. L’essere umano attraversa delle complicazioni infinite per trovare che è semplice: è dentro di noi.
Yogananda diceva sorridendo: “Vieni, gioca con me”. Dio ama giocare con noi, i suoi bambini. “Come, play with me”. Quando siamo stanchi, quando le cose non riescono…. In quei tre giorni che sono stata a Los Angeles, Yogananda mi ha rivelato un modo di vedere le cose. “Prendi la vita con gioia!!” I bambini si divertono. Non dicono : “No, allora giochiamo domani.”
La fatica della ricerca (il bambino ne fa abbastanza). La ricerca del Sé può essere fatta in modo diverso. Yogananda scherzava con i suoi discepoli, amava scherzare, capiva che l’essere umano ha bisogno di distrazioni. E’ necessaria la giocosità nella ricerca. Yogananda non era mai noioso. Scherzava e sapeva essere serio. Diceva: “Un santo triste è un triste santo”
L’uomo moderno vive con intensità lo studio, ha necessità di concentrazione. Ciò che è importate per Yogananda è la gioia di vivere, la gioia di amare, la gioia di fare. Yogananda con il dottor Louis non sapevano come trovare i soldi per i discepoli. Non era facile, però non perdevano mai la gioiosità.
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