Durante gli anni mi è capitato altre volte di entrare in contatto con quello che io penso sia il corpo astrale. Nel primo caso ero a casa, di pomeriggio, seduta alla mia scrivania, stavo lavorando. Improvvisamente, sentii accanto a me molto forte la presenza di un amico che viveva in un’altra città . La prima cosa che mi venne in mente fu:”Non facevi prima a telefonarmi?” Pensai che si fosse addormentato e il suo corpo astrale avesse fatto centinaia di chilometri per raggiungermi. L’esperienza con lui non si è più ripetuta.
Mi è successo altre due volte, con altre due persone legate a me da affetto. Nel primo caso stavo già a letto e mi accingevo a dormire. Improvvisamente sopra di me sentii il peso del corpo dell’uomo che mi aveva dichiarato il suo amore qualche ora prima. Questo uomo si trovava, ovviamente, lontano da me. Ero così a disagio - mi sentivo quasi violentata- che cercai subito di allontanarlo. E, infatti, la sensazione dopo un po’ svanì.
Nel terzo episodio mi trovavo nella foresteria di un monastero per un breve ritiro. Mi ero appena coricata, quando accanto a me si adagiò il corpo astrale di un amico monaco. Anche in questo caso prevalse il disagio; lo ritenni comunque inopportuno, anche se il suo essere lì non aveva nulla di erotico. Cercai, anche in questo caso, di liberarmi dalla sua presenza.
Questi tre episodi mi hanno confermato che c’è qualcosa (il corpo astrale ?) che in circostanze particolari, (durante il coma, il sonno) si stacca dal corpo fisico e viaggia nell’etere. La forza del desiderio, della volontà, spinge il corpo astrale verso colui o colei con cui desidera entrare in contatto. Questi episodi sono stati del tutto casuali. Per questo sono convinta che non sarà mai possibile analizzare scientificamente i cosiddetti fenomeni paranormali. Sono troppe le varianti che intervengono. Per scatenare un “fenomeno” occorrono circostanze così particolari (tempo, luogo, sentimenti), che è impossibile riprodurlo a volontà.
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