Brother
Sevananda, durante la prima conferenza, ha posto l’accento sull’importanza dell’unità tra tutte le religioni.
E’ necessaria l’unione di tutti gli uomini perchè in ognuno di noi c’è la
scintilla divina. Prima di scegliere qualsiasi fede dobbiamo metterci in
contatto con l’Universo e fare l’esperienza diretta di Dio.
Parahamansa Yogananda diceva “ Non predico la fortuna, ma vi
dico come migliorare la fortuna”. Consigliava di non imitare tutte le usanze
americane ma di prendere il meglio delle abitudini dell’Est e dell’Ovest.
Dobbiamo equilibrare la vita occidentale con quella orientale. Nei secoli
abbiamo fatto molti progressi scientifici ma non sono sufficienti per
raggiungere la felicità. E’ possibile conquistare il mondo ma, nello stesso
tempo, perdere l’anima e la salute.
Materia e spirito sono facce di un solo universo, di una sola verità.
Durante una delle tante conferenze di Yogananda, in giro per gli Stati Uniti, un uomo si
alzò e disse:” Sono disgustosamente ricco e disgustosamente sano”. E Yogananda gli chiese: ” Lei è anche
disgustosamente felice?”. “No,” rispose l’uomo che divenne, in seguito, suo
discepolo.
La coscienza addormentata aspetta di essere risvegliata. SAT
CHIT ANANDA vuol dire sempre esistente, sempre cosciente, sempre beatitudine,
ovvero l’Anima. Il Krya Yoga può risvegliare l’Anima. La tecnica, insegnata da
Yogananda, consente di trovare la pace, la gioia, la felicità; è un metodo
sicuro per riunire l’Anima allo
Spirito. Siamo separati da Dio, dobbiamo riunirci a Lui.
Possiamo sperimentare nella nostra vita l’incontro tra
scienza e spiritualità, la scienza della religione.
Un monaco della SRF, dopo la morte di Yogananda si era
recato alla conferenza di uno noto swami. Lo swami appena lo vide lo
salutò e gli chiese: “Cosa fai tu quì? Tu hai già un guru!”. “Il mio guru è
morto” rispose il monaco. E il santo replicò: “ Il tuo guru è vivo, sei tu che
sei morto”.
Brother Sevananda ha sottolineato quanto sia importante
lavorare per la pace, a prescindere dalla religione che si segue. Le diverse
religioni hanno preghiere diverse, riti diversi. Diverse abitudini, in piedi o
seduti, a capo coperto o scoperto, in silenzio o cantando. Oggi si litiga su
queste forme esteriori, dovrebbe essere importante, invece, incontrarsi sulle
forme interiori di preghiera, sulle esperienze personali per poter amare e
apprezzare gli altri. Ci aiuterebbe molto per affrontare le sfide della vita e per identificarci sempre più con il
vero Sé.
Conosciamo poco la natura divina dell’Anima. “Non c’è gioia
che si possa paragonare a questa consapevolezza” diceva Yogananda. Con l’aiuto
della meditazione in qualunque difficoltà vi troviate avrete l’intelligenza per
comprenderla e la forza per superarla. Dobbiamo tener presente la triplice
natura del nostro essere: anima, corpo, mente.
Anche i santi, Gesù compreso, hanno avuto le loro
difficoltà. Il potere divino interiore ci porta alla comprensione, all‘amore e
alla compassione. Dobbiamo “rimanere imperturbabili in mezzo a mondi in
collisione “. Dobbiamo “vivere pienamente la vita invece di farci sopraffare da
essa”. Dobbiamo trovare il nostro sentiero.” Come faccio a sapere se
funziona?” chiese un uomo a Yogananda. E il Guru rispose:” Intanto metti in
pratica le tecniche per sei mesi,
se le pratichi seriamente ti garantisco che migliorerà la tua vita”.
Brother Sevananda ha concluso l’incontro con queste parole: “
Nel mondo ci sono molti sentieri spirituali. Posso dire che dopo 40 anni di
pratica, dopo aver seguito gli insegnamenti del Maestro ed aver visto i
risultati prodotti su di me, sono convinto che anche per voi il Krya Yoga potrà
essere la base per progredire rapidamente sul sentiero spirituale. La
meditazione vi mette in sintonia con il potere di creare il pensiero. Se
mediterete proverete una felicità più grande di quanto abbiate mai conosciuto.”