Coscienza diretta, secondo la psicologia buddista è ciò che
è “entrato nel flusso” verso la liberazione o l’illuminazione, in cui si
realizza la sua natura universale.
Dobbiamo dirigerci da una coscienza ostinata e caotica, da
una mente che è agitata o distratta da qualunque tipo di oggetti e di illusioni
effimere, verso una coscienza diretta, cioè coordinata e armonizzata, che non è
diretta verso nessun punto particolare o oggetto limitato, ma che consiste, per
così dire, nell’integrazione di tutte le direzioni e i punti.
L’intuizione si basa sull’esperienza ripetuta e l’esperienza
si basa sulla pratica. Soltanto quando la pratica ha condotto a una completa padronanza di qualsiasi
oggetto o di qualunque tecnica, cosicché essi non richiedono più la nostra
attenzione conscia, soltanto allora è possibile fare assegnamento sulla nostra
intuizione e agire spontaneamente. E
senza sforzo come un
virtuoso che domina il suo strumento.
Nessuna opera importante a cui ci si dedica sinceramente con
tutto il cuore rimarrà incompiuta… Quello che non si termina in una vita, sarà
continuato e compiuto in un’altra.
("La via delle nuvole bianche" di Lama Anagarika Govinda edito da Ubaldini)
("La via delle nuvole bianche" di Lama Anagarika Govinda edito da Ubaldini)
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