Un uomo che possiede il senso dell’ umorismo non può che
essere compassionevole nel profondo del suo cuore. (Buddha).
Il Bardo Thodol ( Il libro tibetano dei morti) ci dice che
tutte le divinità e i demoni, le forze della luce e delle tenebre, sono dentro
di noi, e che coloro che vogliono
vincere il Signore della Morte dovranno incontrarlo e riconoscerlo in vita.
Il sacrificio del proprio Ego, è il solo sacrificio
accettabile dal Buddha. Il signore della Morte non è altri che il
grande Compassionevole, Avalokitesvara. I sacrifici cruenti del passato sono
stati sostituiti con quello del nostro piccolo sé, che ci ha tenuto in
schiavitù per cicli cosmici e ci tratterrà nel ciclo di nascita e morte finchè
non lo supereremo.
L’origine della religione non fu la paura della morte, ma il
riconoscimento della morte come la grande
trasformatrice e l’iniziatrice nella vera natura del più profondo essere
dell’uomo. Il pendolo oscilla
dalla nascita alla morte e quindi indietro dalla morte alla nascita.
I problemi non possono essere risolti disapprovandoli, ma
soltanto affrontandoli.
Un mago non è
particolarmente un essere religioso, ma piuttosto qualcuno che sa come
usare le leggi che governano il parallelismo di forze psichiche e
cosmiche. Se è un uomo religioso
adopererà la sua conoscenza per il bene di tutti gli esseri; se non lo è, le adopererà soltanto a suo vantaggio o
di chi gli è utile. E’ questo che distingue la magia “bianca” da quella “nera”,
sebbene entrambe siano basate sugli stessi principi.
( Dal libro "La via delle nuvole bianche " di Lama Anagarika Govinda edito da Ubaldini)