Ciò che è flessibile e delicato appartiene al regno della
vita, e ciò che è duro e forte appartiene al regno della morte (Lao-Tse).
Vita spirituale = consapevolezza e esperienza
interiore.
La preghiera (per il Buddhismo) non sono richieste fatte a un potere al di fuori di noi e per un
vantaggio personale, ma il chiamare a raccolta le nostre forze interiori che
sono efficaci soltanto se siamo liberi da desideri egoistici.
Il potere è nel movente e nella purezza della fede (o
purezza dell’intenzione).
La legge universale è benefica per coloro che la accettano,
terribile per coloro che cercano di opporvisi.
Un maestro dà
conoscenza, un guru dà se stesso.
La vanità dell’ascetismo può essere un ostacolo tanto quanto
la vanità del possesso.
Ogni essere porta in sé la scintilla della buddhità
(bodhicitta), ma finchè ci concentriamo
sugli errori degli altri, ci priviamo della luce che in vari gradi splende nei nostri simili.
Maggiori sono
le nostre imperfezioni, più siamo inclini a vedere i difetti degli
altri.
Non appena comprendiamo che viviamo proprio nel mondo che ci
meritiamo, riconosceremo i difetti degli altri come nostri, sebbene possano
apparire in modo diverso E’ il nostro Karma vivere in questo mondo imperfetto.
Il primo requisito della meditazione è l’amore
disinteressato e la compassione verso tutti gli esseri viventi.
Perle di saggezza tratte dal libro " La via delle nuvole bianche" di Lama Anagarika Govinda, edito da Ubaldini. Un viaggio interiore e un pellegrinaggio sulle montagne dell'Himalaya alla ricerca della Verità. Un' affascinante ricerca del Sè attraverso i passi e le vallate del Tibet.