Sia per gli induisti che per i buddhisti il Kailas rappresenta il centro dell’Universo. E’ chiamato Meru o Sumeru, secondo le più antiche tradizioni sanscrite, ed è considerato sia il centro fisico del mondo nonché quello metafisico. Il monte Kailas per gli induisti è la dimora di Shiva, mentre per i buddhisti rappresenta un gigantesco Mandala di Dhyani-Buddha e di bodhisattva.
Alle pendici meridionali del Kailas ci sono due laghi sacri:
il Manasarovar e il Rakastal, il primo a forma di sole, rappresenta le forze della luce; il secondo è
incurvato come la luna crescente e rappresenta le forze nascoste della notte. Queste forze oscure, fino a quando non ne viene riconosciuta la vera natura e non
vengono indirizzate nei giusti canali, appaiono cone i poteri demoniaci delle
tenebre… Manas significa mente o coscienza. Rakas significa demone e Rakastal, lago dei demoni.
Poiché il Monte Meru corrisponde alla spina dorsale
dell’uomo, rappresenta l’asse dell’universo spirituale che si eleva attraverso
innumerevoli piani-mondi, dal livello umano al superiore livello divino, mentre
i due laghi sono considerati come il serbatoio dei due flussi di energia
psichica.
L’interdipendenza di queste due forze, l’energia solare e
lunare, le forze consce e subconsce, i principi della luce e delle tenebre,
l’energie maschile e
femminile, azione e contemplazione, vacuità e forma è la grande scoperta della
filosofia tantrica….
(Lama Anagarika Govinda."La Via delle Nuvole Bianche". Ubaldini Editore).
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