Raimon Panikkar, poeta, filosofo, teologo, sacerdote (ma lui rifuggiva da ogni etichetta), era un uomo aperto, moderno, rispettoso di tutte le religioni. Un uomo lucido, colto e saggio. Un bellissimo documentario, “Il filo d’oro”, realizzato da Werner Weick e Andrea Andriotto, ce lo mostra sempre sorridente e ironico mentre affronta molti temi d’attualità. Il documentario è diviso in tre momenti: l’arte di vivere, il sorriso del saggio, la nuova innocenza. Di madre catalana-cattolica e padre indiano-indù, Raimon Panikkar è l’esempio concreto di come può essere fecondo l’incontro tra oriente e occidente. Ha vissuto in India, Europa, America. Io lo definirei semplicemente una grande anima. E’ morto il 26 agosto del 2010, pochi mesi prima di compiere 92 anni.
Dopo aver visto e rivisto il documentario, questi i concetti che più mi hanno colpito .
Interconnessione tra divino, umano e cosmico.Questa è a vita.
Ogni decisione è una scissione, un taglio.
Rimanere disponibili, aperti allo spirito. Disponibili alla chiamata. Se un uomo pesa meno, viaggia come una foglia.
Ideale di perfezione.
Il dialogo è “costitutivo” dell’essere. Sì al dialogo, no al monologo. Solitudine sì, isolamento no. Gli altri sono parte di noi. L’eresia di oggi è l’individualismo.
L’uomo è una persona, non un individuo.
Il dialogo non è un lusso, è essenziale.
Il dialogo religioso è un dialogo in profondità. Le religioni hanno voluto prendere il monopolio: “Il mio Dio è meglio del tuo”. Ma non esiste dialogo in questo modo.
“Ho bisogno di te per conoscermi”,il dialogo è un arricchimento reciproco. Cooperazione per realizzarci a vicenda. Non ho mai pensato di rinunciare alla mia identità cattolica. Ho studiato i Veda, ho fatto pellegrinaggi.
Induismo, non ha nome, non ha essenza, ha un’esistenza. Sono pratiche. Un materialista, un ateo può essere induista.
Religione: mi relaziono con gli altri, con il mondo intero, con il cosmo. Parte dell’avventura cosmica.
Dio, sconosciuto, indecifrabile. Senza catene. Ti sostiene e ti lascia libero.
Religioni: progetto di salvezza, libertà, pace, verità ecc. Sono progetti di salvezza. Cosa posso fare per raggiungere la vita eterna?, chiese un seguace ad Ananda Moy Ma. ”Lascia tutto e seguimi,”, rispose la mistica indiana.
Fede: apertura esistenziale a tutto. L’atto di fede ti salva. Gesù disse: “La tua fede ti ha salvato”. Sei aperto e ti lasci fecondare. La Fede non è una credenza. Con la testa cerco di esprimere la mia fede, con il mio linguaggio. Alcune credenze hanno radici, tradizioni. Non è fede in qualcosa, altrimenti è idolatria. La fede non ha oggetto.
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