Nel 1993 fu espulso dall’ordine dei domenicani da Joseph
Ratzingher, allora prefetto della
Congregazione per la dottrina della Fede ( ex Ufficio della Santa
Inquisizione). La colpa del famoso
teologo americano Matthew Fox? Aver espresso idee in contrasto con l’ortodossia cattolica,
che vede la religione cristiana basata sul peccato originale; una religione
patriarcale che si è macchiata un
tempo di crimini orrendi: migliaia di persone bruciate vive perché giudicate
“eretiche”. Tra queste Girolamo Savonarola, Arnaldo Da Brescia, Giordano Bruno,
morto a Campo de’ Fiori il 17 febbraio 1600 . E tra Giordano Bruno e Mattew Fox
ci sono alcune analogie : entrambi domenicani, ordine da cui provenivano molti
inquisitori ma anche personalità di grande spiritualità come san Tommaso
d’Aquino, santa Caterina da Siena, Meister Echhart, Beato Angelico. Giordano
Bruno fu messo al rogo all’età di cinquantadue anni, Fox fu espulso dall’ordine
a cinquantatre anni; entrambi erano studiosi di scienza e di altre religioni;
entrambi credevano in una religiosità cosmocentrica.
Il pensiero di Fox
si sintetizza in questo concetto: bisogna “ricondurre le religioni alla
loro essenza, che non è la religione, ma la spiritualità”. Con parole
diverse si esprime un altro
teologo, Leonardo Boff: “La Chiesa clericale è più vicina ai palazzi di Cesare
che non alla barca di Pietro”.
Nel 1983
Matthew Fox pubblicò negli Stati Uniti il libro “Original Blessing”, bestseller
in molti paesi, tradotto nel 2011 in italiano con il titolo, “In principio era
la gioia”, dalla casa editrice Campo dei fiori. Un libro molto interessante,
con la prefazione di Vito Mancuso.
Fu proprio questo libro, definito da Ratzingher “pericoloso e
forviante”, a mettere il
teologo sotto osservazione dalla Congregazione della Dottrina della Fede.
Quando nel 2005 fu eletto papa Ratzinger, Matthew Fox si recò a Wittenberg e sulla
porta della chiesa del castello affisse novantacinque tesi contro le indulgenze
papali, ripetendo il gesto che aveva fatto nel 1517 Lutero, dando poi
origine alla Riforma. Fox scriveva
polemicamente: “ Dio è padre e madre ,“ La religione non è necessaria, la
spiritualità sì “, “Il cosmo è il sacro tempio di Dio”.
Matthew Fox ha una visione cosmocentrica, positiva, ecologica, gioiosa, a
differenza del cristianesimo
pessimista, patriarcale, basato sul peccato originale di Sant’Agostino. Matthew Fox vuole tornare alle origini
del cristianesimo, quello più autentico,
che crede nel bene e nella gioia, che si ispira al misticismo medievale di Ildegarda di Bingen e di
Meister Echart, e ha una visione che potremmo definire yogica, quando afferma “Dio è in tutto il
creato”.
“ C’è un unico flusso, un’unica energia divina, un’unica
parola divina, nel senso che una sola energia creativa fluisce attraverso tutte
le cose, tutto il tempo, tutto lo spazio”. Ricorda il concetto del “prana” della filosofia indù. Matthew Fox sostiene che
bisogna sostituire la religione con la spiritualità
e il pessimismo con la speranza.
La natura non è
corrotta ma madre benigna, anzi Dio è madre e padre. Il teologo americano
rifiuta l’idea del peccato originale, concepito da Sant’Agostino negli ultimi
anni della sua vita, marchio che ha afflitto l’umanità per secoli. “Quanto
dolore e quanto peccato sono stati prodotti da un’enfasi eccessiva sulla
dottrina del peccato originale?”, si chiede Matthew Fox. (continua)
Nessun commento:
Posta un commento