Ho incontrato Swami Chidananda ad Assisi nel lontano 1994.
Era uno dei relatori di un convegno su yoga e spiritualità. Ho avuto la fortuna di ascoltare le sue
conferenze e di intervistarlo. Era una persona dolcissima, mite, umile, di
grande saggezza. Swami Chidananda era nato il 24 settembre 1916 a Mangalore e lasciò il suo corpo il 28
agosto del 2008, a 92 anni. Era
discepolo di Swami Shivananda, che
nel 1936 fondò la Divine Life Society di
Rishikesh. Dopo la morte del suo
maestro, nel 1963, swami Chidananda
divenne responsabile dell’ashram.
Sono tornata a
Rishikesh nel 2000 con l’intenzione di rivedere swami Chidananda, che tanto mi
aveva colpito; ma in quel periodo lo swami era in giro per il mondo per tenere, come sempre, conferenze su
yoga e spiritualità.
Nell’ ashram di Rishikesh conobbi uno swami americano, swami Bodhichitananda, era stato a Los Angeles come discepolo di Yogananda, ma poi aveva lasciato la Self Realization
Fellowship per seguire swami
Chidananda e si era trasferito in India.
Nella sua stanza, sul suo
altare personale, c’erano le foto di Yogananda e del Karmapa, che avevo appena incontrato a Dharamsala. Un monaco della SRF, ora
discepolo di Chidananda, che amava anche il Karmapa! E prima di partire mi regalò due foto: quella del Buddha e
di Krishna.
Il mio
soggiorno a Rishikesh si prolungò
per un problema di salute. (ne parlo a marzo del 2010). Durante quella settimana di sosta
obbligata per farmi coraggio mi ripetevo: non posso farmi condizionare dal
corpo. E oltre al libro di Swami
Shivananda,“Il potere del pensiero “, mi
tornavano alla memoria le parole di Yogananda: La paura della malattia
accelera la malattia. La mente deve dominare il corpo. E forte era il ricordo dello
sguardo imperturbabile del Karmapa. Talmente interiorizzato
da rimanere serenamente distaccato e sorridente per tutto ciò che gli
accadeva attorno. Un essere
luminoso.
Vorrei condividere gli appunti presi durante le conferenze
di Swami Chidananda ad Assisi.
Ritengo le sue parole preziose
per chi è sul sentiero spirituale. Continua…
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